Cosa hanno in comune Eric Clapton, i Pink Floyd, Jimi Hendrix, Stevie Ray Vaughan, i Deep Purple, Jeff Beck, John Mayer, Frank Zappa, Nile Rodgers?
Una chitarra, la Stratocaster, inventata da Leo Fender negli anni 50.
Nella sua strada ventennale di session man Alberto si è trovato a suonare la musica di tutti questi artisti in maniera quasi casuale, per accorgersi oggi che la Strato non solo è la sua chitarra d’elezione, ma anche il centro intorno al quale hanno ruotato quasi tutte le sue esperienze musicali.
Nasce così l’idea di celebrare questo strumento ormai entrato nella leggenda attraverso la musica dei chitarristi e gruppi che l’hanno resa la chitarra elettrica per eccellenza.
Alberto Lombardi è un chitarrista poliedrico, ha infatti lavorato con una curiosa varietà di artisti, da Bob Clearmountain, ingegnere del suono di Bruce Springsteen e Rolling Stones, alle cantanti degli Chic, ha ricevuto apprezzamenti da Tommy Emmanuel per i suoi dischi di chitarra acustica, da Nile Rodgers per i suoi brani elettrici, oltre che da riviste internazionali come Acoustic Guitar, o Vintage guitar Magazine (che lo mette tra gli 8 chitarristi giovani più interessanti del 2018). Anche le principali riviste Italiane (Chitarre, Axe, Guitar club, Chitarra acustica) si sono occupate del suo lavoro.
Come turnista ha suonato con Barbarossa, di Cataldo, Groff, Robbie Dupree, Alan Sorrenti e molti altri.
Ha portato la sua musica in tour in Germania con la Acoustic guitar Night, a Nashville alla Chet Atkins Appreciation Society, a Londra e a New York e ha pubblicato dischi e DVD didattici per Peter Finger e Stefan Grossman.
Insieme ad Alberto sul palco tre musicisti di grande spessore: ANDREA MINISSALE alle tasiere, MENOTTI MINERVINI al basso e ALESSANDRO BECCATI alla batteria