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Dopo il successo ottenuto nel 2012 con il primo album, il “Mandolino Blues” di Lino Muoio torna con una nuova produzione che si chiama Mandolin Blues – The Piano Sessions. Da oltre 20 anni attivo come chitarrista e mandolinista, Lino Muoio figura tra i più rappresentativi musicisti della scena Blues Italiana. Il suo particolare contributo incrocia sonorità della tradizione americana con originali spunti di quella partenopea. The Piano Sessions mostra la naturale evoluzione del progetto Mandolin Blues ripercorrendo, attraverso l’essenziale dialogo tra mandolino e pianoforte, uno stile old style con richiami alle sonorità e alle atmosfere degli anni ’20 e ’30 del secolo scorso. Come sempre, tutte le composizioni sono originali e non mancano ospiti di prestigio come Michael Supnick e Clive Riche. La registrazione in presa diretta, la dimensione acustica del trio con il contrabbasso, il pianoforte e la voce del talentuoso veterano del Blues italiano Mario Donatone, assieme allo stile mandolinistico assolutamente personale di Lino Muoio, danno a questo progetto un carattere di assoluta originalità e lo rendono unico nel panorama della discografia Blues italiana ed europea.

Lino Muoio (Mandolino) – Mario Donatone (Piano e Voce) – Francesco “Sleepy” Miele (Contrabbasso) – Roberto Ferrante (batteria)

lino_muoio_live2LINO MUOIO – Biografia – Inizia ad ascoltare musica con passione sin da piccolo, ma solo a 16 anni decide di dedicarsi completamente alla chitarra, spinto dall’ispirazione di grandi chitarristi rock come Jimmy Page, Angus Young, Jeff Beck e Van Halen. Quando poi inizia a cercare le origini della musica a cui si era appassionato, inevitabilmente ci fu l’incontro con il Blues!
Nel 1993 inizia a prendere lezioni da un maestro, Gianni Tamburelli, e grazie a lui partecipa nel 1994 al suo primo disco: “Nuovamente”, compilation di giovani chitarristi emergenti in cui suona un brano di sua composizione intitolato “Blue”. Nell’autunno del 2000 entra a far parte di un gruppo che ha fatto la storia del Blues a Napoli e in Italia, ovvero i Blue Stuff di Mario Insenga, con i quali è tuttora impegnato.
Con i Blue Stuff, oltre a centinaia di concerti in giro per l’Italia, partecipa alla registrazione di “Roba Blues” nel 2000 come ospite ed in seguito a tutte le produzioni discografiche ufficiali del gruppo come membro effettivo. Oltre a studiare e suonare la chitarra si interessa di storia del Blues e suona, anche dal vivo, altri strumenti tipici di questo genere come la lap steel, il banjo, e il mandolino, a cui si è fortemente dedicato negli ultimi anni.
Agli inizi del 2009 è uscito il primo disco solista “Blues on me”, composto da brani originali che ripercorrono le sue principali influenze nel Blues come il fingerstyle, la slide e il mandolino. Nel 2012, dopo due anni di studio e ricerca, realizza il suo disco più importante : “Mandolin Blues”, il primo disco in Italia interamente dedicato al mandolino Blues. Un progetto con musicisti di eccezione, unico nel suo genere sia in Italia che in Europa. Infine nel 2016, continua l’evoluzione del progetto Mandolin Blues con “The Piano Sessions”, dove si sperimenta il suono del mandolino Blues assieme a pianoforte (con Mario Donatone) e contrabbasso.  


 


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