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Cover CD So To Speak Syncotribe Maurizio GiammarcoSyncotribe rimodula i parametri estetico-formali dell’organ trio attraverso il filtro compositivo del sassofonista e leader Maurizio Giammarco, autore della quasi totalità del repertorio, ideato espressamente per il gruppo, e ora documentato nel loro primo lavoro discografico, So To Speak (2plet Records) che viene presentato stasera per la prima volta. La musica di Syncotribe trascende gli stilemi abituali di questo tipo di formazione per muoversi in un paesaggio sonoro più trasversale e contemporaneo, in cui emerge un maggiore gioco sinergico fra le premesse composizionali, spesso venate di sperimentalismo, e la dialettica estemporanea dei performers.
Fondamentale dunque il contributo di Luca Mannutza, valente pianista che in questa sede però investiga sapientemente ogni potenzialità dell’organo, e di Enrico Morello, voce ormai autorevole della nuova scena del jazz nostrano, artefice di un drumming sempre esuberante, fresco e creativo.
Lo speciale livello di affiatamento che emerge spontaneo nel gruppo parla anche di patrimonio culturale condiviso: quell’aspetto, alla base del Jazz, grazie al quale musicisti di tre diverse generazioni sono in grado di sincronizzarsi in modo assolutamente spontaneo e naturale su un progetto comune molto interattivo. Un progetto che racconta il presente, ma attraverso la ricerca di un equilibrio ottimale fra i parametri della classicità e la singolarità del materiale.

maurizio giammarco

maurizio giammarco

Maurizio Giammarco (Pavia, 1952). 
Protagonista del Jazz italiano fin dai primi anni ’70 (come attesta anche la prestigiosa Biographical Encyclopedia of Jazz di Leonard Feather & Ira Gitler), si è imposto come solista di sassofono, compositore, e leader di gruppi storici: da Lingomania (considerato il gruppo più importante degli anni ’80), alla Parco Della Musica Jazz Orchestra (PMJO), big band residente all’Auditorium di Roma, da lui diretta dal 2005 al 2010. Il suo interesse per le grandi formazioni è poi proseguito con tre lavori per la siciliana Orchestra Jazz del Mediterraneo (Cieli di Sicilia, The Bach Open Project-Vie di Fuga, e l’inedito il Brasile di Maria Pia De Vito). Forte di una profonda conoscenza di tutto il jazz storico e di una lunga esperienza anche in altri ambiti musicali, Giammarco vanta uno stile riconoscibile sul piano solistico e compositivo, frutto di una sintesi personale del proprio vissuto. Ha suonato con moltissimi jazzmen di fama internazionale (con Chet Baker, Lester Bowie, Dave Liebman, Phil Markowitz, Miroslav Vitous in modo più continuativo), e con i più importanti musicisti italiani. Fra i suoi attuali progetti musicali vi sono anche il quartetto Rundeep con Vic Juris, Jay Anderson e Adam Nussbaum (documentato in Lights and Shades), e la nuova riedizione dello storico gruppo Lingomania. Distintosi in passato anche come freelancer in dischi e tournee di musica pop, è attualmente attivo anche come didatta a Siena Jazz e al S.Louis di Roma. Ha composto e arrangiato musica per teatro, danza, cinema, cd roms, orchestra sinfonica e orchestra d’archi. E’ autore di una monografia su Sonny Rollins (1996) e di un libro di sue composizioni e trascrizioni edito dalla Carish (2012). Ha diretto la rassegna Termoli Jazz Podium dal 2000 al 2006.
 
Discografia Selezionata (Come LEADER): So To Speak (M.Giammarco Syncotribe) 2plet 2017 – 
Lingosphere (Lingomania) Abeat Records 2017
 – Lights & Shades (M.G. “Rundeep”, feat. V.Juris, J.Anderson, A.Nussbaum) PDM Rec 2013 – Eclectricity (Giammarco-Deidda-Arnold) PDM Records 2012 – 
Live alla Casa Del Jazz (M.G.4et con B.Stewart) L’Espresso, marzo 2007 – 
Live At The Big Mama (M.G., Liebman, Di Castri, Humair) Soul Note 2002
 – “7”+8 (con Phil Markowitz, Leveratto, Sferra) Night Bird 2001 – 
In Our Hands (Heart Quartet) Blue Note International 1995 – 
Inside (Heart Quartet) Soul Note 1993 – 
Saurian Lexicon (M.G. 4et & 5et) Gala 1991 – 
Hornithology (with P. Erskine, M. Johnson, D. Rea) Gala 1988 – 
Con l’Orchestra Jazz Del Mediterraneo:
The Bach Open Project: Vie di Fuga – Anagliphos 2012
 – Cieli di Sicilia – Anagliphos 2011


Con la PMJO (Parco della Musica Jazz Orchestra):
Open on Sunday (PMJO & M.G.) PDM Records 2011 – 
Alla Casa Del Jazz (PMJO & M.G.) L’Espresso, maggio 2007 – 
Electric Miles Directions (PMJO & M.G. feat. Mike Stern) PDM Records 2007 – 
Con MEGATONES:
 Mega Meets Microtones (feat. D.Fiuczynski) Brave Art/Sony 2005 – 
Punkromatic – Brave Art/Sony 2002 – 
Con LINGOMANIA:
 Camminando (Gala 1989) – 
Grr…Expanders (Gala 1987)
 – Riverberi (Gala 1985)
 – Come SIDEMAN:
 StrayHorns (Alessandro Fabbri 7et feat. M.Giammarco, R.Rossi) Caligola 2012 – 
Love Ballads (with Art Lande, Leveratto, Gatto) Red Records 1999
 – Song Tong (P.Damiani Ens. feat. Kenny Wheeler) Splash 1995- 
2nd Passage (with Tessarollo, Johnson, Vincent) V.Veneto Records 1995 – 
Soft Journey (Chet Baker meets Enrico Pieranunzi) IDA 1980

Luca_MannutzaLuca Mannutza (Cagliari, 1968). 
Iniziato al pianoforte dal padre all’età di quattro anni, Mannutza si diploma a soli diciotto, con ottimi voti, presso il Conservatorio della città natale. Nei primi anni ’90, dopo esperienze musicali varie in gruppi rock e fusion, si accosta al jazz con sempre maggior intensità, suonando col sassofonista argentino Hector Costita (con cui dal ’92 collabora per tre anni) e poi col trombettista newyorkese Andy Gravish. Dal ’93 si esibisce a fianco d’importanti jazzisti italiani come Fresu, Cisi, Giammarco, Bebo Ferra, Francesco Sotgiu, Steve Grossman, fino a decidere, nel ’99, di stabilirsi a Roma. Da allora Luca è uno dei pianisti più richiesti sulla scena e innumerevoli sono le sue collaborazioni: con Susanna Stivali (Barga Jazz, Viva il jazz, Festival Jazz di Malta), col quartetto gospel “Vocintransito”, con Max Ionata (concorso Tramplin Jazz di Avignone), con Jeremy Pelt. Nel giugno 2002 vince il Premio Massimo Urbani e partecipa al III° Concorso Internazionale di piano jazz Martial Solal a Parigi. Ha insegnato piano jazz ai Seminari di Nuoro, al Conservatorio di Cagliari e al Conservatorio di Pescara. Fra le sue collaborazioni, alcune delle quali tuttora attive, si ricordano gli High Five di Fabrizio Bosso, Roberto Gatto, Le Trombe del Re, Ada Montellanico, Mario Biondi e Max Ionata.

enrico_morelloEnrico Morello (Roma, 1988). 
Avvicinatosi alla batteria a nove anni, a tredici comincia la sua formazione jazzistica presso la Scuola Popolare di Musica di Testaccio, per proseguire con i seminari estivi di Siena Jazz del 2006 e 2008, durante i quali è selezionato per frequentare i master aggiuntivi di Enrico Rava e Gianluigi Trovesi. Fra il 2008 e il 2010 segue il corso biennale di alto perfezionamento di Siena Jazz, dove ottiene una borsa di studio completa, assorbendo la lezione di maestri quali Eric Harland, Jeff Ballard, Billy Hart, Ben Perowsky, Adam Nussbaum, John Riley, Ferenc Nemeth, Billy Drummond. Selezionato fra i migliori giovani allievi del corso, partecipa al Panama Jazz Festival e a un tour negli Stati Uniti, quale componente dell’In.Ja.M. Sextet, all’interno di un programma di scambio con il Berklee Global Jazz Institute di Boston, il New England Conservatory, il Conservatorio di Porto Rico e il Conservatorio Superiore di Parigi.
Nel 2011, con borsa di studio, rappresenta la Fondazione Siena Jazz e l’Italia a San Paolo (Brasile) nel corso del Meeting Internazionale dell’International Association of Schools of Jazz, partecipa inoltre alla rassegna di concerti “Italian Jazz Days” a New York. Collabora attualmente con il New Quartet di Enrico Rava, e nei gruppi di Alessandro Lanzoni, Marcello Allulli, Francesco Ponticelli, Enrico Bracco, Manlio Maresca, Francesco Diodati.


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