Seleziona una pagina

MIscellanea_Beat_2Sperimentare, reinterpretare, interagire. Nella musica classica trovare interpreti diversi che eseguono uno stesso brano è la regola. Nel jazz i musicisti danno agli standard un’impronta personalissima con la loro esecuzione. Proprio queste tipologie di approccio alla musica, più tipiche del jazz e della classica, sono una caratteristica del lavoro dei Miscellanea Beat, un duo nato nel 2011 dall’incontro tra Gionata Costa (violoncellista e membro fondatore dei Quintorigo) e Massimo Marches (apprezzato chitarrista e cantante delle Officine Pan).
L’intenzione generale è quella di rivisitare brani pop, riproponendoli in una personale versione, talvolta apportando piccole variazioni, ma anche provando ad allontanarsi sensibilmente dall’originale.
 Con una formazione “elettro-acustica”, che oltre a violoncello voce e chitarre vede l’utilizzo di effetti e campionamenti, Costa e Marches lanciano una sfida affascinante che supera il pregiudizio sulle cover e stupisce per la freschezza. Dopo due anni dalla loro formazione e numerosi live alle spalle, decidono di mettere su disco il loro operato pubblicando nel 2013 “Within the Beatles” e l’anno seguente “Powerfluo- acoustic 80s”.

Negli ultimi anni i Miscellanea Beat si sono esibiti in molteplici contesti, grazie anche al line-up essenziale e alla scelta di un repertorio “pop”, sicuramente di facile ascolto, ma mai scontato.
La versatilità del violoncello di Costa e l’utilizzo da parte di Marches di strumenti diversi, fanno sì che durante i live le “atmosfere” siano molteplici e nonostante la formula “chitarra-voce-violoncello” riconduca ad un immaginario tipicamente “unplugged”, il connubio con l’elettricità, attraverso l’utilizzo di effetti e campionamenti, restituisce alla performance un impatto tale da rendere il concerto adatto sia a situazioni raccolte sia a spazi più grandi.
Occasionalmente il duo collabora con gli artisti visivi Massimo Modula e Roberto Ballestracci, che in tempo reale “commentano” il concerto con immagini e disegni. Insieme a loro hanno realizzato anche una versione teatrale di “Within the Beatles”. Un viaggio nel mondo dei “fab four”, tra musica immagini e letture tratte da “Summer of Love” di George Martin.

Gionata Costa (Violoncello, Wah, cori)

Massimo Marches (Voci, Chitarre, Uke, Mandolino, Basso, Samples)

 

MIscellanea_Beat_9“WITHIN THE BEATLES” – (MetroMusic) – album d’esordio del duo Miscellanea Beat, è un’operazione coraggiosa che smonta e ricostruisce quindici brani di una band che ha segnato un’epoca, le cui musiche e testi sono ormai patrimonio di tutti.
In Within the Beatles non ci sono le armonie vocali tipiche dei FabFour, né tantomeno la batteria di Ringo Starr; ciò nonostante Costa e Marches mantengono in perfetto equilibrio libertà di esecuzione e rispetto delle composizioni.
Un fumetto ne impreziosisce il packaging puntando apertamente sul connubio musica/arte visiva. Massimo Modula, artista eclettico, pittore, illustratore, cura l’originalissimo l’artwork che vede Ringo Starr e Paul McCartney svegliati in piena notte da una musica familiare proveniente dal tetto… “maybe we’re still dreaming” dice Paul.

“POWERFLUO-Acoustic 80’s” (Alman Music) – Miscellanea Beat si tingono di fluo e sull’onda dei consensi ottenuti con “Within the Beatles”, presentano il secondo album. 
Il disco è stato realizzato quasi interamente al Teatro CorTe di Coriano. Durante i numerosi concerti che hanno fatto conoscere al pubblico il precedente progetto sui Beatles, i Miscellanea Beat si rendono conto di quanto la dimensione del live li valorizzi. Da qui l’idea di registrare facendo in modo che un pubblico possa assistere alle riprese… seduti su tappeti e cuscini, magari sorseggiando un bicchiere di vino… ma rigorosamente in silenzio. Il risultato è “Powerfluo – acoustic 80’s”.
Partendo dall’espressione “flower power” tipica dei sessanta, “Powerfluo” è un viaggio nella coloratissima musica degli eighties. Sono gli anni del trucco pesante e dei capelli cotonati, dell’immagine che prevale sui contenuti, ma anche anni in cui la musica segna la cultura giovanile di un decennio e arriva intatta fino ai giorni nostri, emozionando anche le nuove generazioni.
Gionata Costa e Massimo Marches ci conducono così nel pop di quell’epoca, rileggendo in chiave acustica una selezione di brani che va da Robert Palmer, a Madonna, dal duo McCartney-Jackson ai Depeche Mode; e ancora: Police, Eurythmics, Culture Club, Talk Talk, The Cure, tra grandi hit e meteore da rivalutare.





Pin It on Pinterest