Non basterebbero cento pagine per indagare e scoprire con gioioso stupore le infinite influenze che sottendono la musica di Frank Zappa così come infiniti sono i musicisti che hanno mutuato qualcosa di prezioso da lui. Fra questi ci sono anche i Quintorigo di cui tanti critici hanno letto la cifra incontrovertibilmente zappiana quasi come una aprioristica ed ossessiva forma mentis. Un lavoro su Frank Zappa è sempre stato nel cassetto dei progetti da realizzare, almeno come idea embrionale. Ma colui che ha fatto prendere la penna e gli strumenti in mano ai Quintorigo è stato proprio Roberto Gatto assoluto fuoriclasse del jazz italiano ed internazionale, sulla cui carriera non occorre dire nulla che già tutti non sappiano, se non il fatto che da sempre nutre una passione smodata per Zappa.
Questo è QUINTORIGO & ROBERTO GATTO PLAY FRANK ZAPPA: non un concerto tributo nè un concept-live, tanto meno un insieme di cover, ma un modesto, sentito, onesto, filologico e sperimentale ringraziamento personalissimo all’artista Frank Zappa. Un’opera monografica, accurata nella sua veste teatrale e scenografica, ma commossa e viscerale nella performance, che si pone come finalità quella di fare conoscere (o riconoscere) un appetitoso assaggio selezionato dall’universo zappiano, e che possa spingerci, perché no, a fare una salutare abbuffata della sua produzione discografica.
Quattro serate, da mercoledì 20 a sabato 23 maggio, per dare a tutti l’opportunità di assistere ad un vero evento musicale, ancora una volta nella Home of The Blues in Roma !!!
MORIS PRADELLA – Voce
VALENTINO BIANCHI – Sax
ANDREA COSTA – Violino
GIONATA COSTA – Violoncello
STEFANO RICCI – Contrabbasso
ROBERTO GATTO – Batteria
La pagina Facebook di QUINTORIGO & ROBERTO GATTO play Frank Zappa
Frank Zappa bio – Un genio iconoclasta, una mente libera, indipendente e acuta che sputa fiamme e vetriolo contro l’AmeriKa, non solo quella di Nixon e della guerra in Vietnam, ma anche quella dell’ipocrisia sessuofoba, del falso moralismo, del dio-denaro.
Nemico acerrimo dell’uso di droghe d’ogni tipo e delle condizioni standard delle sue chitarre elettriche, che faceva modificare maniacalmente, tiranno despota all’interno delle sue band, ma persona gentilissima e generosa nella vita reale.
Un musicista che ha saputo distillare con singolare intelligenza e inconfondibile personalità un sincretismo musicale ineguagliato e forse ineguagliabile. Come diceva Carmelo Bene, musica de-genere, ossia non etichettabile, incapsulata in un genere. Rock’n’roll, blues, musica classica contemporanea, jazz, doo-woop, vaudeville, musique concrête, Zappa-alchimista distilla in bizzarri alambicchi tutto quanto lo ha preceduto e quanto gli sta intorno a formare, appunto, quello stile inconfondibile, zappiamo…. continua a leggere