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Una doppia serata con due straordinari musicisti: TIM SPARKS, chitarrista americano di Winston-Salem, e ALBERTO LOMBARDI, italiano. Entrambi hanno in comune un grande virtuosismo nel “pizzicare” la 6 corde.

Tim Sparks

Tim Sparks

Tim Sparks ha iniziato a ridefinire il repertorio della chitarra acustica sin da quando nel 1993, ha vinto il National Fingerpicking  Championship con un suo arrangiamento dello “Schiaccianoci” di Tchaikovsky.

La sua versatilità e tecnica straordinaria lo rendono uno dei chitarristi più innovativi di oggi. A suo agio con il Country Blues, il Jazz o la world music, ha impreziosito i suoi lavori con le suggestioni provenienti dai suoi viaggi nel mediterraneo, in particolare nei Balcani, come si evidenzia nel disco “Balkan Dreams”. Allievo del protetto di Segovia, Jesus Silva, Sparks ha continuato a studiare classica per tutta la carriera e il suo arrangiamento dello “Schiaccianoci” è stato citato tra i contributi significativi della letteratura chitarristica di sempre.  Ha pubblicato diversi dischi di chitarra solista per l’etichetta del sassofonista John Zorn (Tzadik) tra cui ricordiamo Tanz, che ha guadagnato le 5 stelle di Downbeat Magazine, e Masada Guitars, insieme a Marc Ribot e Bill Frisell.

Negli ultimi anni la sua musica è tornata un po’ alle origini del Country Blues, ciclo che culmina con la pubblicazione per l’etichetta di Peter Finger del suo decimo disco, Chasin’  the Boogie nel 2014. Sparks ha anche accompagnato Dolly Parton in tour nel 2005.

All About Jazz New York: “An amazing technician with elements of guitarists Leo Kottke, John Fahey, Lenny Breau, Andres Segovia and Doc Watson, Sparks stands alone in his ability  to  arrange  and  abstract  worldly  elements  into  a  cohesive  guitar-based approach.”

Seth Rogovy, Berkshire Jewish Voice: “I mean  it  as  the  greatest  of  praise when I say  that it  doesn’t  even sound like guitar playing- Sparks is one of those rare players, like Bill Frisell, who transcends  the  inherited  vocabulary  of  the instrument  to  create  something other than guitar music with it”

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Alberto Lombardi

Alberto Lombardi

Dopo 25 anni dedicati alla carriera di sessionman e produttore, Alberto Lombardi si innamora della chitarra fingerstyle e inizia a suonare questo stile in giro per l’Italia, a Londra e New York, su palchi di ogni genere. Dai celebri Sarzana e Ferentino, a locali prestigiosi come il Rockwood Music Hall e Pianos a New York, facendo parlare di se anche The Village Voice e Newyorkmusicdaily.

Alberto arrangia sull’acustica, con uno stile personale, anche se vicino al grande Chet Atkins, grandi classici della canzone italiana come nel blu dipinto di blu, o Roma nun fa la stupida stasera, Tu vuò fa l’americano e altri come Georgia on my mind o come together. Nel 2014 Alberto stringe una collaborazione con Taylor Guitars, di cui diventa “supported artist”.

Nel 2016 pubblica per la celebre casa editrice Americana Guitar Workshop di Stefan Grossman il suo primo disco di chitarra fingertsyle intitolato Birds, insieme ad un DVD didattico in cui insegna a suonare i suoi arrangiamenti. In l’Italia il disco esce per l’etichetta Fingerpicking.net, distribuito dalla IRD. Alberto è al momento uno dei 20 finalisti nel concorso Guitar Masters, scelto fra 800 chitarristi in tutto il mondo da una giuria guidata da Tommy Emmanuel e Martin Taylor.

Diplomatosi nel 1997 al Musicians Institute di Los Angeles, ha iniziato a lavorare come sessioman e produttore. Ha suonato in tour con Barbarossa, Massimo di Cataldo, le vocalist originali degli Chic, il cantante Newyorkese Robbie Dupree e molti altri. Nel suo studio – belairstudio.it – ha prodotto, arrangiato e missato dischi di molti artisti tra cui Rosario di Bella, Daniele Groff, Jacopo Ratini e Luigi Mariano. Come cantautore ha realizzato 2 album da solista. Il 3o, in uscita a breve, è stato missato dal leggendario Bob Clearmountain (mixer per Springsteen, Rolling Stones, Bryan Adams).

Nile Rodgers (CHIC, producer): “Killing…Such Great Musicianship.”
Bob Clearmountain (Mixer, producer, Rolling Stones, Springsteen): “Such a beautiful piece of music, you must be a very big star in Italy!”


 

 

 




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