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Quella tra Paul Venturi e Simone Scifoni è una collaborazione nata nel 2017 che ha dato vita ad una Two Man Band decisamente originale e unica nel suo genere. Questi due artisti singolarmente hanno avuto percorsi e carriere differenti,sviluppando ognuno a suo modo la propria visione del Blues.
Paul Venturi, da anni attivo sulla scena italiana e internazionale, è indubbiamente uno dei maggiori esponenti del Blues nel nostro paese con il suo stile primitivo e viscerale, elemento oramai piuttosto raro tra i Bluesman. Il suo chitarrismo e le sue liriche vocali trasmettono alla perfezione il linguaggio afroamericano degli anni 30, che solo a tratti lascia spazio a degli accenni di “spiritual”. È il mondo di Blind Willie Johnson, Fred McDowell, Charlie Patton e altri pionieri del Blues prebellico.
Simone Scifoni nasce invece come pianista di Ragtime e boogie-woogie, suona molto in Italia e all’estero, e ben presto sviluppa una passione innata per gli strumenti musicali in generale. Questa sua caratteristica lo porta a sperimentare e trovare soluzioni originali con batteria e percussioni, banjo, chitarre a 3 o 4 corde, lap steel e altri strumenti etnici. Cosa ancor più interessante, che lo rende molto versatile, è la sua capacità di suonare contemporaneamente più strumenti.
Da qui la definizione “Two Man Band” , che appunto vede questi due artisti con svariati strumenti al seguito, suonati spesso in modo simultaneo. Anche se recente, la loro collaborazione porta sul palco un’esperienza decennale, per uno spettacolo unico, dove il bagaglio musicale di ognuno contribuisce a formare e modellare il sound.
Nel 2017 Paul Venturi e Simone Scifoni sono stati ospiti dell’International Blues Challenge a Memphis (Tennessee).
E’ uscito nei giorni scorsi il loro primo lavoro discografico, un album scritto e arrangiato insieme dal titolo “Prescription for the Blues”, che li vedrà impegnati in un lungo tour di presentazione attraverso la penisola.


 

 

 

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